Dolomiti Facili

Le montagne Bellunesi per chi non arrampica

L’azzardo di raccogliere i percorsi escursionistici di un’area così estesa come la provincia di Belluno, costringe inevitabilmente ad una suddivisione della stessa superficie, per meglio indirizzare le scelte del lettore e anche per smembrare un altrimenti lunghissimo e monotono carnet d’itinerari. Appare saggio a tal proposito, scindere i vari raggruppamenti montuosi così come li vediamo sulla cartina geografica, con le strade ed i Passi stessi che fungono da confine tra gli uni e gli altri. Un puzzle che si disfa da solo quindi, semplicemente e che intenzionalmente evita ed ignora attinenze e legami d’origine e tradizioni tra gli abitanti delle diverse vallate e le loro montagne. Sono inclusi monti che appartengono culturalmente e politicamente alle Province limitrofe (vedi Prealpi Trevigiane o Dolomiti Friulane), dove però il confine geografico a ben guardare, corre esattamente lungo le cime delle stesse, giustificandone l’inserimento. Non vogliamo sminuire o privare qualcuno di qualcosa, tanto meno soffiare su antiche diatribe territoriali da tempo ormai dimenticate, solo avvicinare meglio queste magnifiche montagne una ad una, capire le singole escursioni dove cominciano e dove ci portano, raccoglierle singolarmente e descriverle nei particolari. Sono le Dolomiti Bellunesi, forse le più belle, sicuramente le più ostiche e selvagge. Un percorso sempre in crescita per chi le avvicina e vuol abbinare le grandi classiche a camminate meno note ma non per questo secondarie. Il tutto descritto forse in modo diverso, sicuramente con grande amore e rispetto per la montagna tutta. Sentieri che portano sulle cime lungo il versante meno cattivo e l’attimo in cui si calpesta il punto più alto e sì tocca la croce, si suona la campana o ci si avvicina semplicemente all’omino, ….è il nirvana.

Sordi Daniele